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Scrivici |I Marinai delle Torpediniere - Antonio Artiano
- Concepite durante la prima guerra mondiale, avrebbero partecipato alla seconda. -
Un caccia (poi torpediniera) della classe Palestro. Il profilo della nave è abbastanza tradizionale, con il tagliamare quasi verticale e il piccolo castello.
Si ringrazia Ciro Artiano per avere gentilmente fornito le immagini del padre Antonio.
Cacciatorpediniere Classe Palestro
Il 31/12/1915 vennero ordinati 8 cacciatorpediniere al Cantiere Orlando di Livorno. Costituivano una evoluzione rispetto al cacciatorpediniere Audace, con migliore armamento (4 pezzi da 102/45) e migliorie strutturali (es. frazionamento dei compartimenti stagni). Le prime quattro unità furono consegnate dopo la fine della Grande Guerra all’inizio degli anni venti ed erano Palestro, Solferino, San Martino, Confienza, mentre le successive furono abbastanza diverse dal progetto, tanto da poter essere considerate un’altra classe (Curtatone). Nel 1930 il secondo fumaiolo venne allungato, un particolare che caratterizza queste unità rispetto a quelle successive a due fumaioli. Nel 1938 i caccia Palestro furono declassati a torpediniera per le loro caratteristiche e prestazioni. Il declassamento di molte unità, ancora utilizzabili ma non più adeguate al ruolo iniziale, fu dovuto a vari fattori tra cui il logorio delle macchine (ridotta velocità rispetto a quella originale) e alle crescenti esigenze dovute al progresso tecnologico-militare. Nel nuovo conflitto i caccia dovevano essere più armati, grandi e veloci: ma le vecchie unità potevano svolgere ancora un utilissimo servizio.
Antonio Artiano (a destra) con un compagno. Dietro di loro si intravede uno dei tipici fumaioli inclinati della torpediniera Solferino.
Cacciatorpediniere, poi torpediniera, Solferino
Unità della Classe “Palestro”. Fu consegnato alla Regia Marina il 31/10/1921. Iniziò l’attività addestrativa fino all’aprile 1922, quando fu destinato alla Divisione del Levante, a Costantinopoli, nella quale rimase circa un anno con missioni sulla costa turca dell’Egeo e nel Dodecanneso. Dal 1924 operò poi nel Tirreno, scortando in due occasioni la nave reale Savoia. Nel 1927 si spostò nell’Italia meridionale. Per circa dieci anni svolse frequenti crociere nel Mediterraneo Orientale e dal 1937 ridusse l’attività. Durante la Seconda Guerra Mondiale svolse prevalentemente scorta del traffico mercantile in Adriatico e in Grecia. Effettuò posa di mine alla deriva. Al momento dell’armistizio aveva percorso 67.000 miglia. Trovandosi a Suda, fu catturato dai Tedeschi. Cambiato il nome in TA 18, fu impiegato in Grecia. Il 19 ottobre 1944 fu affondato presso Volos durante uno scontro con unità britanniche.
Esercitazioni di tiro, con il calibro principale, durante il periodo estivo. Impianto singolo da 102/45 mm.
Antonio Artiano sulla Solferino
Antonio Artiano nacque a Napoli il 29 novembre 1921, praticamente nello stesso momento in cui la Solferino nasceva. Nel 1939, raggiunti i diciotto anni, Antonio veniva registrato come “barcaiuolo” fra la gente di mare di seconda categoria. Di lì a poco iniziava il conflitto mondiale e Antonio si sarebbe trovato a prestare servizio proprio sulla torpediniera nata con lui. E’ a questo periodo che risalgono interessanti immagini di vita e di lavoro a bordo.
Immagini scattate a bordo della torpediniera. In alto Antonio Artiano ai lanciasiluri. In basso foto di gruppo con i salvagente. "Osare" era il motto della Solferino.
Altre unità della classe Palestro.
Palestro:
Fu consegnato alla Regia Marina il 26/1/1921. Operò in Tirreno, Adriatico, Mediterraneo orientale, Mar Rosso. Dopo l’inizio del conflitto mondiale operò come scorta per l’Albania. Il 22/9/1941 fu silurato da un sommergibile, spezzandosi in due e affondando rapidamente.
San Martino:
Fu consegnato alla Regia Marina il 20/4/1922. Dopo l’inizio del conflitto mondiale operò in Adriatico e Dalmazia. Fu poi inviato nel canale di Sicilia e nell’Egeo. Dopo l’armistizio fu catturato dai Tedeschi al Pireo. Ridenominata TA 17 venne in seguito affondata nell’autunno del 1944.
Confienza:
Fu consegnato alla Regia Marina il 25/4/1923. Nel 1925 operò sul Danubio. Svolse attività nel Mediterraneo orientale e sulla costa africana. Dopo l’inizio del conflitto mondiale operò nel basso Adriatico per compiti di scorta del traffico. La notte del 20/11/1940 fu investita e affondata dall’incrociatore ausiliario Cecchi.
Ulteriori dettagli si trovano nel Database nella scheda della Solferino e delle unità della stessa classe.
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